giovedì 21 gennaio 2016

ALTO MEDIOEVO

Alto Medioevo

L'alto medioevo inizia dal 476 al 1000.
 Le invasioni barbariche sono migrazioni delle popolazioni cosiddette "barbariche"  all'interno dei confini dell'Impero romano, tra la fine del IV e il VI secolo si concluse sostanzialmente con la formazione dei Regni latino-germanici (o "romano-barbarici"), benché l'Europa abbia conosciuto in epoca più tarda (tra VIII e X secolo) ulteriori invasioni ad opera di Arabi, Normanni e Ungari.
 Iniziò il periodo dell'autarchia  cioè le persone sono autosufficienti e vivono in piccoli villaggi ( le persone mangiano quello che producono). Inoltre c'è una diminuzione demografico perché tutti gli uomini sono liberi .
Il cittadino divento un contadino per un signore che in cambio da protezione 
- obbligo di residenza 
- deve usare i mezzi che il signore gli mette a disposizione.Deve pagarle.
- non può sposarsi a meno che il signore glielo abbia dato 
- non può avere proprietà 
- Corvè ovvero servizio di pratica dei soldati / Prestazioni in Natura.
La terra è divisa in due parti cioè PARS MASSARICCIA che è la terra che viene lavorata dai contadini e PARS DOMINICA è lavorata dai contadini gratuitamente.

La scala sociale è una scala rigida
Sovrano oppure RE/ IMPERATORE
CLERO→preparavano le persone spiritualmente.
NOBILI→ erano i grandi proprietari delle terre e fornivano il re con esercito
SERVI DELLA GLEBA / CONTADINI- lavoravano la terra ed erano liberi
SCHIAVI

Gli arabi vennero fermati con la battaglia di Poitiers del 732 (o 733) dal merovingio Carlo Martello. In realtà tale avvenimento ebbe un mito che probabilmente oltrepassò la sua reale importanza storica, grazie alla propaganda della dinastia carolingia, che si sarebbe affermata da lì a poco. Le razzie infatti non terminarono negli anni successivi e si assistette piuttosto a un graduale esaurirsi della spinta araba che forse era la naturale conclusione del                                                                                     processo di espansione.

La dinastia merovingia

Alla morte di Carlo Martello (741) la Francia era priva di re (Teodorico IV era morto nel 737 senza eredi), ma non di maggiordomi, coi figli di Carlo Pipino il Breve. Il regno era di fatto comandato da  Pipino il Breve.  In questo contesto Pipino si decise a fare il passo fondamentale, inviando a papa Zaccaria degli ambasciatori nel 751 per saggiarne la disponibilità a incoronarlo re.

Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve, fu senza alcun dubbio il sovrano che segnò maggiormente l'epoca carolingia, per la longevità del suo regno, alle sue conquiste militari (riuscì ad estendere il regno dai Franchi a tutta la Gallia, eccetto la Bretagna, alla maggior parte della Germania, all'Italia e alla Spagna).

Carlo condusse diverse campagne militari di successo, specie contro i Sassoni e gli Avari, convertiti a forza al Cristianesimo. Un sostanziale fallimento fu invece la sua azione contro gli Arabi di al-Andalus che doveva servire a qualificarlo come "difensore" della Cristianità, rinverdendo il passato trionfo del nonno Carlo Martello contro i Arabi nella Battaglia di Poitiers.
A seguito dei successi con la sconfitta dei Longobardi si alleò col papa il quale lo incoronò imperatore la notte di Natale dell'800: era nato l'Impero Carolingia.Carlo Magno aveva un figli Ludovico il Pio.Con la successione a Ludovico si scatenò tra i figli dell'imperatore una guerra civile, con Ludovico ancora in vita, che fu ricomposta solo dopo la morte dell'imperatore, con la concessione del primogenito Lotario I di terre ai suoi fratelli superstiti secondo la divisione originariamente pensata dal padre (trattato di Verdun, 843).

Tra l'800 al 1000 in Europa arrivano i barbari che saccheggiavano e rapivano i popolazioni.
Gli gruppi più grandi erano: gli Ungari , i Vichinghi e i Saraceni.
Gli Ungari apparono in Europa nel IX secolo.Erano originari degli Urali settentrionali. Erano un popolo semi-nomade ed avevano abilissimi cavalieri. Avevano fatto di questo mestiere la loro forza militare. Infatti erano famosi per le loro incursioni veloci e per le imboscate. Spesso saccheggiavano le città dei Franchi e dell'Italia (infatti le loro incursioni portarono le città italiane a quel processo di incastellamento). Spinti dai Cazari si spostarono verso verso la Pannonia (attuale Ungheria) e da lì si scontrarono con gli eserciti Occidentali degli Imperi e furono così sconfitti pesantemente da Ottone I che cambiarono atteggiamento aggressivo regredendolo.
I Vichinghi con questo termine ci si può anche riferire a tutte le popolazioni che abitavano la Scandinavia di quegli anni e ai loro insediamenti in altre parti d'Europa. I vichinghi facevano parte delle popolazioni normanne, solo che il termine "vichingo" indicava un appartenente a quelle popolazioni costiere. Dal 800 fino a 1100 Vichinghi furono dispersi in tutta Europa con la loro fama di guerrieri. Hanno raggiunto il territorio del Canada. Questo è stato insieme a persone in modo equo e tribù nomadi del Nord Europa.
I Saraceni erano originari del Nord d'Africa.Non conquistavano mai un territorio (a parte in alcune occasioni per usarlo come avamposto) ma svolgevano numerose incursioni soprattutto in Italia per saccheggiare le città italiane.
In 50 anni riuscirono ad impadronirsi della Sicilia e la usarono come rampa di lancio per le incursioni in tutti i territori Italiani e della Francia meridionale.
Nell'846 saccheggiarono Roma e Lotario I(re del Sacro Romano Impero)rispose all'attacco cacciando i Saraceni dalla penisola Italiana e riusci a limitare le incursioni sulle coste della nostra penisola. 

martedì 19 gennaio 2016

Le Cause Della Caduta Dell'Impero Romano

Pressione dei barbari. La spinta dei nomadi provenienti dalle steppe e la creazione di confederazioni barbariche molto più forti e organizzate delle tribù del I secolo a.C. lungo le rive orientali e settentrionali di Reno e Danubio ebbero un ruolo importante nella crisi dell'impero.

Guerre civili. Dopo il lungo periodo di pace (dal 30 a.C. al 192 d.C.) eserciti romani tornarono a scontrarsi tra loro proprio durante il III secolo, mentre carestia, pestilenza endemica e attacchi barbarici alle frontiere rendevano già critica la situazione.    La grande crisi militare del 235-285 che destrutturò l’esercito, fu caratterizzata da imperatori effimeri, provocò una serie interminabile di guerre civili e permise ai barbari di invadere molte province dell’impero;

Inflazione. Nello stesso periodo (III secolo) si svalutò pesantemente la moneta provocando una inflazione molto rilevante che ebbe come conseguenze povertà, malcontento e rivolte (come quella in Gallia dei contadini Bagaudi).

Rigidità sociale. Il diminuito afflusso di schiavi conseguente alla fine delle guerre di conquista (inizio del II secolo) provocò una carenza di mano d’opera tale che, alla fine del III secolo, lo Stato fu costretto a rendere ereditario il lavoro agricolo.
Latifondo. Aumentarono invece ricchezza e potere dei latifondisti (quasi tutti senatori) che divennero man mano sempre più autonomi dallo Stato fino a ritirarsi nelle loro ville-fortezze come veri e propri feudatari e a non voler concedere i loro contadini al reclutamento.Insomma la popolazione si divise in due fasce: una sottilissima di ricchi e super-ricchi, un’altra grandissima di poveri e indigenti.

Crisi demografica. Ebbe come conseguenza un rapido ricambio delle classi dirigenti.  Sia le grandi famiglie di origine patrizia sia quelle plebee si estinguevano nel giro di poche generazioni e al loro posto entravano gente alla cultura romana, provinciali e barbari.

Cristianesimo. La nuova religione si contrappose radicalmente agli ideali classici.  Era intollerante ed esclusiva e predicava una sorta di non-violenza diffondendo un’ideologia remissiva che contrastava con le necessità di difesa e di organizzazione civile in un momento molto difficile per l’impero (III-V secolo).  Inoltre prediligeva la castità inducendo molti adepti a non sposarsi contribuendo così alla crisi demografica già creata da guerre civili e difficoltà sociali.   La Chiesa cristiana, molto bene organizzata e, dal III secolo anche molto ricca, creò una specie di stato nello stato che, a partire dal IV secolo divenne egemone anche politicamente.  Molti cristiani, soprattutto fino a quando l’impero fu pagano, non volevano combattere contro i nemici esterni.  Era l’esaltazione del martirio.

Barbari nell’esercito. La carenza della leva militare (l’ultima venne fatta ai primi del V secolo) creò vuoti nell’esercito che furono riempiti, a partire dal III secolo, dai barbari che alla fine del IV secolo divennero la maggioranza dei soldati arrivando a detenere anche i massimi comandi militari.   Sarà un comandante barbaro dell’esercito romano a deporre l’ultimo imperatore d’Occidente nel 476.

Sconfitte militari. L’esercito romano, che nei primi secoli dell’impero era praticamente invincibile in quanto organizzato in misura incomparabilmente superiore a quella delle tribù barbariche, perse gradualmente questo primato a partire dalla metà del III secolo .Durante il III secolo le armate romane subirono varie disfatte sia contro i Persiani, sia contro i Goti e soltanto con Aureliano e i suoi successori riuscirono a ritornare.  Dopo di allora i vuoti furono colmati da gruppi e tribù barbariche, tutti soldati molto infidi e indisciplinati che, alla fine, si ribellarono al governo centrale (476).